Per forza di cose la pagina ospita una selezione
di elementi dei 10.949 file di immagini
della BMW M235 xDRIVE Gran Coupé.
247,81 GB dice il mio Apple.
Ho un po’ da fare.
Per ora sono 244 quegli elementi diventati qualcosa
che qualcuno, con generosità, definisce fotografie.
Ma non lo dico io,
mai contento.
In questa pagina, nelle 3 gallerie, una selezione
delle 244 immagini di 10.949 elementi 🫣
WAIT.
WHAT?
Beautiful idea!
Una stilo Cross.
Il desiderio di raccontare.
La voglia di scrivere.
“M”, una storia da raccontare.
Una breve, intensa, storia.
Una lunga, lunghissima,
serie di clic.
In posti visti sempre.
Questa volta, ancora una volta,
con occhi nuovi.
Soddisfatto?
La perfezione non è questione terrena,
con tenacia, passione, dedizione, creatività,
giorno dopo giorno,
forse si POTREBBE giungere vicino
a qualcosa che faccia illuminare il pensiero,
“Be’, non è male ‘sto clic qua.”
“Foto artistiche”.
Forse.
Qualcuna mi piace.
Perfetta?
Neanche per idea.
Collezione pagina Journey Blu “M”,
Extra 1
/ R.O. (1)
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Collezione pagina Journey Blu “M” / R.O. (1)
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Collezione pagina Journey Blu “M” / R.O. (2)
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Collezione pagina Journey Blu “M”
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Quest’ultima galleria contiene duplicati.
Passamela,
questa gergale definizione
di un’emozione brutale…
passamela.
Ci sta.
Tanta roba.
Ma resto della idea che,
seppure con l’emozione ancora in me viva…
be’ “M” è ancora di più.
Questa è un superprestazionale ecc ecc
ma “M” è “M”.
Sono un purista.
Da qualche parte ne ho raccontate,
scrivendo della M235, tre.
Due M3 Cabrio ed una M5.
Quella con il V8 4litri ecc ecc.
Ancora la cito, l’M5,
quando mi dicono che certe automobili consumano.
Io “vidi” 8,62 km/litro.
Sia a “salire” che “scendere”.
Cornettino e caffè a Roma,
9 e un quarto,
ed aperitivo prima di pranzo
a Milano/San Donato.
Gennaio di ?
2001 – 2003,
non oltre,
neanche prima.
Poca importanza.
Non c’era ancora la Variante Appennino, “lavoravano per noi”.
Per me quelli
che “lavoravano per noi”
fecero i cronometristi,
io ero più veloce di loro.
I 237 di un fotofinish, però,
sono appannaggio di altro marchio.
Sì,
sempre in Vecchio Appennino.
“M“
Una storia tutta
da scrivere:
“
BMW Motorsport
“
È appena iniziata,
come racounter
mi impegnerà a lungo.
Bellissime emozioni per i set di fotografia
e per quel che ho guidato.
Con l’ansia da prestazione fotografica,
il timore del graffio di carrozzeria
e la paura dell’idiota che ti centra
per una sua distrazione.
Il destro a fondo, rabbioso,
cattivo ma “collegato” con la corteccia,
solo 2 volte.
Tanta roba.
Come dicono oggi.
Questa è una lunga storia tutta da scrivere perché quando leggi alcune parole ci ripensi e ti senti chiamato in causa.
Una sfida, una delle tante.
Diventa una storia di rispetto.
Di RISPETTO.
Conosco bene le regole del gioco e so giocare molto bene anche io.
Forse meglio di tutti.
Se leggi “foto artistiche” nasce un problema.
Una volta una Persona (M.M.) guardando una clip della DS 5 disse che avevo alzato l’asticella e che dovevo spicciarmi a concludere il video press. Tartarughina (mia figlia, link) mi fece sforare i tempi ma la clip fu decente.
Alzare l’asticella.
Ma quanto la devo alzare l’asticella, ora, con “M” se QLC del Bianco Palazzo a suo agio negli alti piani dell’orientale costruzione ha “osato” usare (!) quella definizione?
Sia scritta.
Sia scritta allora la storia.
Con una stilografica.
Uno strumento serio.
Di rango.
Si scrive di “M”.
Un vezzo, quello strumento, un segno distintivo di una certa categoria.
Che non può andare in BRUTTE MANI.
Quella categoria di BELLE MANI ora sparita, quelli che scrivono, leggono, rileggono e controllano il pubblicato.
C’è un riferimento.
Ovvio.
Cazzari.
Chiusa la parentesi con riferimento a nota categoria ed associazione di analfabeti e petulanti mendicanti senza ritegno (acronimo di quattro lettere) che sbagliano il nome del brand sponsor… la sfida è notevole.
Intanto perché voglio alzare l’asticella.
Intanto perché in fatto di rispetto se ti chiedo una vettura in prova per le foto e tu concedi il minimo che io possa fare è quello di mettere il massimo dell’impegno per fare sì un bel clic ma soprattutto perché non voglio che qualcuno possa far la minima osservazione sull’affidamento di una “M” in mani professionalmente incaute.
Tu “ci metti la faccia” ed io devo considerare questo.
Troppo a lungo ho vissuto e troppo a lungo ho visto chiudere telefonate con stranimento del mio dirimpettaio alla scrivania di comando.
Ricordo gli sguardi e le parole.
Non di uno ma di 3.
Tre Persone.
Così ricordo.
Ricordo anche della richiesta di estensione
del periodo di prova.
Ricordo le parole di risposta.
E mentre ricordo guido per Roma.
Ho scartato l’idea di viaggi interRegionali.
Inutile cercare remoti luoghi per set che non aggiungono valore alla originalità del clic.
L’originalità è una questione di occhi e di luce.
Anche dove il visto è stato visto e cliccato un’infinità di volte.
La sfida più semplice.
La più difficile.
Come saper fare al meglio
spaghetti-aglio-olio-peperoncino.
Al meglio, non
“AD MENTULA CANIS.”
E da una parte: peccato.
La M235 è capace di grandi emozioni
al volante.
Mi piace “guidare”.
Prima il dovere poi il piacere.
E’ una regola di vita.
Ammesso ma non concesso, ho smesso di fare il “piacione” con l’Automobile di giro.
E poi c’è chi disse:
“sei tu che fai la macchina non la macchina che fa te”
Regale pensiero
di rara intelligenza
e bellezza
di chi dal deserto
vede l’Atlantico.
Art Gallery BMW M235 xDRIVE Gran Coupé
…Questa volta la battuta riferita ad un principio di massimi sistemi calza
in modo perfetto
alla sensazione di guida con una BMW.
Tutte le BMW.
Non solo questa “M” di turno…
…PER VEDERTI MEGLIO…
writing with “M” inside Me. But I’m.
NextOne
AweIdea!
Light
In
The
Dark
Night
ASAP
’26
dot!
727,
non è
un aereo.
1000,
Non è
un
programma
fedeltà
clienti.
Lu:
IWant it.
“M’s” fairytales continues.
Tributo per la pazienza,
grazie!
1.398 clic.
Paziente davvero.
In italiano le parole d’altro idioma NON prendono il plurale.
Dai tempi del lavapiatti al De Crillon IN Parigi ho perso pezzi del francese, così:
Lunettes vuol dire occhiali
Lunette vuol dire telescopio.
Non ho amiche di Parigi che possano aiutarmi nell’arcano quesito.
La Kolinsky non la chiamo.
Ma lei saprebbe.